E’stato un suggestivo aperitivo in barca nella splendida Baia de Guanabara ad aprire ufficialmente le celebrazioni della Settimana della Cucina italiana nel Mondo, organizzata a Rio de Janeiro dal Consolato generale d’Italia e dall’Istituto italiano di Cultura.
All’ombra del Cristo Redentore e del Pan di Zucchero una selezione di piatti preparati dallo chef del ristorante Bota, Gianluigi Esposito, ha guidato gli ospiti in un’esperienza unica tra alimenti tradizionali della dieta mediterranea e della cucina delle radici, i due grandi temi scelti per la nona edizione della Settimana.
Il Console generale d’Italia a Rio Massimiliano Iacchini ha evidenziato l’importanza di “promuovere attraverso la gastronomia il territorio e tutto quello che è eccellenza italiana”.
“Gastronomia non è solo mangiare o bere, ma è cultura e uno dei motivi per visitare il nostro Paese”, ha affermato.
In omaggio al 150mo anniversario dell’immigrazione italiana in Brasile l’evento di apertura promosso dall’Ente nazionale per il turismo (Enit) e organizzato dalla Camera italo-brasiliana di Commercio e Industria di Rio ha fatto riferimento infatti al programma Turismo delle radici. “Il governo e l’Enit hanno avuto davvero una grande idea. Posso dire per esperienza personale che avere l’opportunità di visitare la città dei nonni e dei bisnonni è un’esperienza unica”, ha detto la presidente della Camera, Renata Novotny.
“Parlare di turismo delle radici è promuove le diverse regioni d’Italia incentivando gli italo-discendenti a conoscere le proprie radici geografiche e culturali risalendo alla città da dove sono partiti gli antenati. Tutte le regioni lavorano con questo programma e aiutano anche nella ricerca genealogica dei discendenti”, ha detto la responsabile Enit in Brasile, Barbara Oristanio. “Il governo promuove anche un Borsa di studio sul turismo internazionale e, attraverso il portale Italia.it, supporta operatori turistici e visitatori nel costruire il proprio viaggio”, ha aggiunto.
Per celebrare la settimana della cucina 2024 a Rio è stato scelto uno dei simboli del Brasile e dell’immigrazione italiana: il caffè. Celebrato con una mostra presso il polo culturale ItalianoRio e con un omaggio gastronomico in ciascuno dei menù dei ristoranti che partecipano all’evento.
Fonte: ANSA