Agricoltura sostenibile: l’impegno di Brasile e Italia
25/05/2022
Nel 2021 l’Ente Brasiliano di Ricerca Agrozootecnica (Embrapa) ha divulgato uno studio concludendo che l’agrobusiness del Brasile è responsabile dell’alimentazione di circa 800 milioni di persone, ovvero approssimativamente il 10% della popolazione globale. Proprio in quanto terzo principale esportatore di cibo e detentore della più grande biodiversità al mondo, il Brasile è consapevole delle proprie responsabilità in relazione alla sicurezza alimentare, alla conservazione dell’ambiente e alla promozione del dialogo costruttivo mirato allo sviluppo sostenibile. Lanciato recentemente in Brasile il Piano ABC+, esso dovrà ridurre le emissioni di carbonio pari a 1,1 miliardi di tonnellate nel settore agrozootecnico entro il 2030, essendo uno delle politiche più ambiziose al mondo. Inoltre, il mix energetico brasiliano è il più rinnovabile tra i grandi Paesi al mondo, con una proporzione tre volte migliore della media mondiale: in relazione al solo mix elettrico, circa l’86% dell’energia brasiliana è rinnovabile, contro una media mondiale del 28%.
L’Italia, uno dei principali produttori di alimenti dell’Ue, condivide con il Brasile le preoccupazioni riguardo alla sicurezza alimentare del pianeta, la quale deve andare di pari passo con lo sviluppo sostenibile. Durante la sua presidenza del G20, nel 2021, l’Italia ha approvato la Dichiarazione di Matera, documento in cui i firmatari convengono di rispettare le priorità della sicurezza alimentare, preservando l’agrobiodiversità.
È in tale contesto che l’Ambasciata del Brasile a Roma realizzerà, il 26 maggio, un evento congiunto tra Brasile e Italia per discutere, con rappresentanti del governo, settore privato e società civile, le politiche agrozootecniche per mitigare i cambiamenti climatici. Avendo un rapporto economico-commerciale rilevante, nonché un interscambio politico-culturale maturo, oltre a istituzioni di eccellenza nella ricerca e un innovativo settore privato, entrambi i Paesi possono favorire, insieme, una maggiore consapevolezza circa la sostenibilità, attraverso il dialogo costruttivo, lo scambio di esperienze e l’incentivo ai partenariati. Il cambiamento climatico ci ricorda che la produttività deve essere conciliata con la tutela dell’ambiente.
Fonte: Il Messaggero