Il seminario “Buone Pratiche per generare e accelerare relazioni reciproche di affari tra imprese italiane e brasiliane” discute le grandi opportunità per le PMI

19/07/2016


Rio de Janeiro – Nella giornata di giovedì scorso (13) ha avuto luogo un seminario intitolato “Buone Pratiche per generare e accelerare relazioni reciproche di affari tra imprese italiane e brasiliane” organizzato dal Consiglio Impresariale di Piccola e Media Impresa dell’Associazione Commerciale di Rio de Janeiro (AC-Rio) e condotto dal Presidente del Forum Thor Carvalho. L’evento si è tenuto a “Casa de Mauá”, sede storica dell’Associazione Commerciale”. Conferenzieri dell’incontro sono stati il Presidente della Camera Italo-BrasilIana, Alessandro Barillà, Giorgio  Rossi, Direttore Esecutivo della stessa, Ivan Aliberti, Direttore della Carbone&Vicenzi Consulting e Roberto Godinho, impresario, membro del forum e direttor delle operazione e HR nella Trade Show Project. Tra la platea, erano presenti vari impresari brasiliani attivi in PMI dei settori più vari.

Il Brasile è stato inizialmente comparato ad un “treno fermo”: la situazione economica stagnante e complessa è innegabile; tuttavia, i conferenzieri hanno convenuto che “il treno riprenderà a correre”, che solo le imprese che si sono preparate strategicamente per affrontare le future tendenze otterrano risultati positivi e che, in ogni caso, è preferibile imbarcarsi sul treno quanto questo è fermo invece che quando esso starà andando a tutta velotcità. Le scelte strategiche attuali e future dovrebbero rivolgersi, in primo luogo, ai mercati internazionali, ancora scarsamente sfruttati. Perciò, è stato sottolienata l’importanza della Camera in questo contesto, la cui missione è in primo luogo focalizzata nell´appoggio alle PMI italiane e brasiliane.

In seguito, i rappresentanti della Camara hanno presentato le principali caratteristiche della struttura delle PMI italiane, sottolineandone i punti di forza, le sfide, le somiglianze e le sinergie possibili con quelle brasiliane. Durante il seminario, è stato sottolineato come le opportunità non esistano unicamente per le imprese brasiliane che desiderano espandersi all’estero: vi sono, di fatto, numerose PMI italiane che considerano significativamente il Brasile,  tuttavia questa approssimazione rimane un compito arduo data la complessità e gli ostacoli amministrativi e legali del mercato brasiliano. Per questo, collaborazioni con imprese locali non sono solo preziose ma anche necessarie e la Camera Italo-Brasiliana, con l´incentivarsi di quenti accordi, è un’alleata fondamentale per fornire un supporto significativo.

Inoltre, il Direttore della C&V Consulting ha presentato le attività della propria impresa che, associata della Camera, quotidianamente appoggia le PMI alla ricerca di affari internazionali ed ha esposto l’iniziativa del “Lounge Expo Italia”, localizzata nella sede della C&V Consulting e destinata alla promozione di incontri di affari, culturali e instituzionali tra imprese italiane e brasiliane.

Il seminario è stato arricchto da interventi dal pubblico e dal dibattito sviluppatosi. Tra le altre, ha avuto luogo una discussione sulla debolezza del modello del franchising italiano ed è stato evidenziato come, sino ad oggi, esso non si è ancora sviluppato a causa di caratteristiche culturali dell’ambiente commerciale italiano – più regionale e familiare di quello brasiliano. Inoltre, imprese come Osklen, che ha da poco aperto alcuni punti vendita nella penisola, dimostrano che il contesto italiano non impedisce ad imprese staniere di ottenere sucesso attraverso questo modello di business.

Infine, il Dott. Godinho ha espresso il desiderio che questo tipo di evento rappresentasse solo la “prima pietra” per un progetto duraturo voltato alla promozione di una forte collaborazione tra imprese, camere, associazioni commerciali e imprese di consulenza.

La Camara Italo-Brasileira ringrazia l’AC-Rio ed il Presidente Paulo Protásio per l’opportunità di incontro con gli impresari del Forum di Piccola e Media Impresa e si impegna a far sì che si abbia sempre più interazione tra l’impresariato italiano e quello brasiliano.



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