In 10 anni, il Brasile può diventare leader globale nella produzione di petrolio
06/08/2019
Il Brasile potrebbe diventare uno dei leader mondiali della produzione di petrolio nei prossimi 10 anni. Lo ha detto lo scorso 30 luglio Felipe Kury, il direttore dell’Agenzia Nazionale del Petrolio, Gas Naturale e Biocombustibile (ANP), ente regolatore del settore petrolifero brasiliano, durante il seminario tecnico del 16° round di aste di concessione di blocchi esplorativi di petrolio e gas e del 6° round di aste di concessione in regime di condivisione delle aree petrolifere sottomarine ultraprofonde pré-sal, a Rio de Janeiro. Oltre a questi, la ANP spera di realizzare altri due round di aste entro la fine dell’anno: di cessione onerosa e di offerta permanente.
La sfida “è mantenere questa pluralità di attori e vari ambienti”, ha affermato Kury. “Questo è un momento incredibile” affinché il Brasile diventi il leader del settore. Il direttore ha anche aggiunto che questa possibilità è concreta e reale in funzione dell’attività produttiva in crescita.
Kury ha dichiarato che, nonostante il report della Corte dei Conti Federale (Tribunal das Contas da União – TCU) prospetti la possibilità di conflitto dovuta alla vicinanza tra le aste, il programma stabilito dalla ANP non cambierà, né la sua raccomandazione al Consiglio Nazionale di Politica Energetica Brasiliano (CNPE) di mantenere le date. “Il TCU sta facendo il lavoro che deve fare. In tutte le edizioni, ci scambiamo molte infomazioni. È un lavoro che dà robustezza al processo”. Per quanto riguarda la ANP, Kury ha affermato che sta seguendo l’orientamento ricevuto dal CNPE. Inoltre, ha sottolineato come la multipla offerta delle aste può rendere possibile la partecipazione ad un appalto di un’impresa che abbia potuto partecipare ad un altro in precedenza.
Kury ha evidenziato che il cammino per riprendere le aste in Brasile è stato molto intenso negli ultimi due anni. Sono stati venduti 72 blocchi, riscuotendo un totale di 28 miliardi di reais in bonus alla firma (più di 7 miliardi di dollari). “È una dimostrazione significativa della ripresa dell’esplorazione petrolifera in Brasile”.
Programma
Il 16° round di aste di concessione di blocchi esplorativi di petrolio e gas e il 6° round di aste di concessione in regime di condivisione delle aree petrolifere sottomarine pré-sal hanno definito nuove aste rispettivamente per il 10 ottobre e il 7 novembre.
L’asta per l’eccedente della cessione onerosa avrà luogo invece il 6 novembre. In questo caso, esiste un operatore, la Petrobras, e l’ANP dipenderà dalle informazioni dell’azienda per redigere i dati tecnici.
L’asta di offerta permanente è invece fissata per il 10 novembre. È composta da campi restituiti o in procinto di essere restituiti, di blocchi di esplorazione offerti durante le edizioni precedenti ma non aggiudicati e anche di blocchi restituiti alla ANP. L’asta conta ad oggi 47 aziende iscritte.
Felipe Kury ha sottolineato che l’asta per l’offerta eccedente della cessione onerosa riscuoterà 106 miliardi di reais di bonus alla firma. “Io direi che si tratta della maggiore asta nella storia del Brasile”. Per questo, considera normale che il TCU abbia chiesto maggiori dettagli per garantire che il processo avvenga in maniera corretta. Il 16º round stima un bonus alla firma minimo di 3,2 miliardi di reais (circa 800 milioni di dollari), nel caso in cui tutte le aree siano vendute, con 790 miliardi di reais investiti (circa 200 milioni di dollari). Il 6º round prevede un bonus alla firma di 7,8 miliardi di reais (circa 2 miliardi di dollari). Per quanto riguarda l’offerta permanente, la ANP non ha ancora stimato i valori.
Innovazione
Kury ha osservato che le aste realizzate due anni fa e quelle programmate per quest’anno prevedono un orizzonte temporale di produzione tra i 20 e i 30 anni, azionando tutta la catena produttiva, con la possibilità di cambiare la matrice energetica del Paese, includendovi i gas naturali. “Può essere una grande trasformazione per il settore chimico e per l’industria”. Il direttore della ANP ha affermato che, grazie alla flessibilizzazione delle normative locali, sarà possibile sbloccare vari contratti, mentre quelli nuovi saranno già redatti in base alle nuove norme.
Secondo Kury, questa produzione creerà nuove risorse da investire in Ricerca e Sviluppo (R&S) pari all’1% della produzione. Inoltre, avrà un impatto anche sulla catena dei servizi e sulla comunità accademica. Ha infine detto che, come la Petrobras alcuni anni fa ha investito nella ricerca di esplorazione in acque profonde, diventandone leader globale, tante altre questioni possono essere trattate con le risorse generate dalla clausola di Ricerca e Sviluppo. Negli ultimi 10 anni, il totale degli investimenti é arrivato a 13 miliardi di reais (3,2 miliardi di dollari). “Adesso, raddoppiarà o triplicherà nei prossimi 10 anni”. Ha stimato che le risorse per l’innovazione arriveranno a 1,8 miliardi di reais (circa 450 milioni di dollari) solamente quest’anno.
L’evento più importante per le risorse offshore in Brasile ha aperto le iscrizioni.
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