L’Italia pubblica le regole di ingresso; vedi vaccini accettati

25/02/2022


L’Italia riaprirà ai viaggiatori provenienti dal Brasile senza quarantena dal 1 marzo 2022 e l’Ufficio italiano del turismo (ENIT) ha rilasciato il nuovo regolamento di ingresso per i brasiliani.

Il governo italiano segue le linee guida dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) in merito ai vaccini accettati ai suoi confini. I vaccini applicati in Brasile approvati dal governo italiano sono AstraZeneca, Janssen e Pfizer. Tuttavia, saranno accettati anche i brasiliani completamente vaccinati con Coronavac che hanno una dose di richiamo di Pfizer. Resta inoltre inteso che saranno accettati anche i brasiliani vaccinati con Coronavac con una dose di richiamo di Janssen, poiché il ciclo di immunizzazione completo di Janssen è a dose singola e questo farmaco è approvato dall’EMA.

“Le persone vaccinate all’estero con un vaccino non autorizzato dall’EMA (European Medicines Agency) possono ricevere una dose di richiamo con il vaccino m-RNA (Pfizer o Moderna) da 28 giorni e fino ad un massimo di 6 mesi (180 giorni) dalla completamento del ciclo primario. Il completamento di questo ciclo integrato di vaccinazione è riconosciuto equivalente”, si legge in un estratto del comunicato ENIT, che si riporta integralmente di seguito.

 

LEGGI IL COMUNICATO DELL’UFFICIO TURISMO ITALIA

Dal 1° marzo non ci saranno più obblighi di quarantena, anche per chi arriva da Paesi extra UE. Per entrare in Italia sarà sufficiente una delle condizioni del pass verde di base: certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo.

Questa nuova norma è stata stabilita da un’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Ci stiamo muovendo sempre più verso un allentamento delle misure di contenimento del Covid. Il governo italiano ha deciso di semplificare ulteriormente gli arrivi dall’estero per supportare il settore Turismo.

La fine del regime di quarantena per gli arrivi dall’estero è un altro passaggio fondamentale nel piano del governo, per una nuova fase di convivenza con il virus: l’esecutivo aveva già ritirato il test PCR obbligatorio per chi arriva dai Paesi dell’Unione Europea. Il provvedimento fa seguito al miglioramento della situazione epidemiologica dopo la recente riapertura dei locali notturni e la fine dell’uso obbligatorio della mascherina all’aperto. Un passo che anticipa di un mese la fine dello stato di emergenza, che dovrebbe concludersi il 31 marzo 2022.

Tra le misure previste nel piano del Governo, richiesto dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia, c’è l’eliminazione dell’obbligo del Super Green Pass negli hotel.

Al momento, la legge in vigore dallo scorso Natale, prevede l’obbligatorietà del Green Pass rafforzato in tutte le strutture alberghiere e ricettive.

Da aprile, considerando anche le vacanze di Pasqua, potrebbe essere più facile per i turisti italiani e stranieri soggiornare in hotel: abolendo l’obbligo del Green Pass rafforzato, non sarà più necessario essere curati o vaccinati contro il Covid. Probabilmente basterà anche il semplice certificato verde.

I vaccini somministrati all’estero e riconosciuti in Italia e in Europa sono i seguenti: Covishield (Serum Institute of India), prodotto su licenza di AstraZeneca; R-CoVI (R-Pharm), prodotto su licenza di AstraZeneca;

Vaccino Covid-19 ricombinante (Fiocruz), prodotto su licenza di AstraZeneca. Tali vaccinazioni sono ritenute valide ai fini del rilascio del pass verde.

La certificazione verde deve contenere almeno i seguenti contenuti:

  • dati identificativi del titolare (nome, cognome e data di nascita);
  • dati del vaccino (nome e lotto);
  • data/e di somministrazione del vaccino;
  • dati identificativi della persona che ha rilasciato il certificato (stato, autorità sanitaria).

Il certificato di vaccinazione, in formato cartaceo e/o digitale, deve essere redatto in almeno una delle seguenti lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo o tedesco.

Caso di stranieri soggetti a vaccini non autorizzati dall’EMA: Le persone vaccinate all’estero con un vaccino non autorizzato dall’EMA (Agenzia Europea del Farmaco) possono ricevere una dose di richiamo con il vaccino m-RNA (Pfizer o Moderna) da 28 giorni e fino a un massimo di 6 mesi (180 giorni) dal completamento del ciclo primario. Il completamento di questo ciclo vaccinale integrato è riconosciuto equivalente.

Trascorso un periodo massimo di 6 mesi dal completamento del ciclo primario con vaccino non autorizzato dall’EMA, nonché in caso di mancato completamento del ciclo, è possibile procedere al ciclo primario completo di vaccinazione con m- Vaccino a RNA.

 

Fonte: Panrotas



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