Primo ministro italiano Draghi parla della costruzione di un nuovo modello economico durante il G20

03/11/2021


Nella prima sessione formale del summit del G20 di sabato (30), il primo ministro italiano Mario Draghi ha discusso sull’economia e la pandemia di Covid-19 e ha detto che i leader stanno “costruendo un nuovo modello economico perché il mondo sia migliore”.

Alla “Nuvola” di Roma, Draghi ha sottolineato durante il “Global Economy and Global Health” che per questo, il “multilateralismo” è fondamentale.

“Il multilateralismo è la migliore risposta ai problemi che vediamo oggi. Per molti versi è l’unica risposta possibile, sulla pandemia, sul clima e sulle tasse. Non è un’opzione. Dobbiamo superare le nostre differenze e riscoprire lo spirito di questo consenso”, ha sottolineato, criticando le divisioni causate nel mondo da “protezionismo e nazionalismo”.
Passando specificamente al Covid-19, il capo del governo italiano ha sottolineato l’importanza del vaccino contro la malattia, ma ha nuovamente criticato la cattiva distribuzione degli immunizzatori tra paesi ricchi e poveri.

“A circa due anni dall’inizio della pandemia, possiamo finalmente guardare al futuro con più ottimismo. Campagne di vaccinazione di successo e azioni coordinate dai governi e dalle banche centrali hanno permesso all’economia globale di riprendersi. Molti dei nostri paesi hanno lanciato piani di recupero per rilanciare la crescita, ridurre le disuguaglianze, promuovere la sostenibilità”, ha sottolineato.

“Ma dobbiamo essere consapevoli delle sfide che affrontiamo collettivamente. La pandemia non è finita e ci sono disparità sorprendenti nella distribuzione globale dei vaccini. Nei paesi ad alto reddito, oltre il 70% della popolazione ha ricevuto almeno una dose. Nei paesi più poveri, questa percentuale scende a circa il 3%. Queste differenze sono moralmente inaccettabili e minano la ripresa globale”, ha avvertito i leader.

Draghi ha rafforzato l’impegno di raggiungere che circa il 40% della popolazione mondiale abbia iniziato l’immunizzazione nel 2021 e che “il 70% della popolazione sia immunizzata entro la metà del 2022”.

Queste percentuali saranno formalmente descritte nella dichiarazione finale del vertice, come anticipato dal ministro della Salute italiano Roberto Speranza.

Per dare questa spinta alla vaccinazione, il leader italiano ha sottolineato che è necessario “continuare a investire nella ricerca, eliminare le barriere commerciali che riguardano i vaccini Covid-19 e migliorare la prevedibilità nelle consegne degli immunizzatori”.

Dopo che i capi di stato e di governo hanno scattato la foto dei leader tradizionali prima dell’apertura dei lavori, è stata fatta una seconda foto, questa volta con medici e infermieri che hanno servito in prima linea nella lotta contro il Covid-19.

I professionisti lavorano per la Croce Rossa ONG e sono stati accolti nella sala tra gli applausi dei leader.

Fonte: Terra



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