CNI difende l’apertura commerciale, la riduzione delle barriere commerciali e gli investimenti all’estero

09/04/2018


Brasilia – Il commercio estero è fondamentale per la crescita economica e per la creazione di nuovi posti di lavoro in Brasile. Questa è la valutazione del direttore allo Sviluppo Economico della Confederazione Nazionale dell’Industria Brasiliana (CNI), Carlos Eduardo Abijaodi, che ha presentato l’Agenda Internazionale dell’Industria 2018 al governo, lo scorso martedì (3 aprile). Il documento contiene 97 proposte per perfezionare le politiche commerciali e le strategie dell’industria per l’internazionalizzazione delle imprese del paese.

“Per consolidare la crescita economica del paese e lasciarci la recessione economia alle spalle, il commercio estero non deve fermarsi. C’è ancora molto da fare nel 2018”, ha detto Abijaodi.

Tra le proposte, Abijaodi ha difeso l’ampliamento ed il miglioramento della rete di accordi commerciali del Brasile, l’individuazione e l’eliminazione delle barriere commerciali per facilitare l’accesso ai mercati dei beni, dei servizi e degli investimenti brasiliani, una politica che favorisca gli investimenti brasiliani all’estero ed una semplificazione della burocrazia per il commercio estero, essenziali per ridurre i tempi di importazione e esportazione.

Il direttore ha evidenziato anche l’importanza della logistica e delle infrastrutture per incrementare la competitività dell’industria, i molti problemi di burocrazia eccessiva e di alta pressione fiscale nel commercio estero, oltre alla necessità di un sistema brasiliano di finanziamento e di garanzie all’esportazione per stimolare le esportazioni brasiliane. I dati internazionali mostrano che ogni US$1 di finanziamento genera altri US$19 in esportazioni.

Accordi commerciali

Il sottosegretario generale delle Questioni Economiche e Finanziaria di Itamaraty, l’ambasciatore Ronaldo Costa, ha detto di essere stupito dalla posizione sempre più favorevole all’apertura commerciale dell’industria brasiliana. Secondo il sottosegretario, da sei anni, quando ha iniziato a partecipare più attivamente alle negoziazioni tra Mercosur-Unione Europea, il settore privato era molto cauto. Attualmente, afferma l’ambasciatore, la CNI è più decisa del governo stesso.

Secondo Ronaldo Costas, con l’apertura commerciale, mediante l’accordo tra i due blocchi, ci sarà un salto di qualità della competitività del Brasile, e non sarà l’unico accordo. Il Mercosur sta negoziando un accordo di libero commercio con l’Associazione Europea di Libero Scambi (AELS) e con il Canada, ha già cominciato a discutere con la Corea del Sud e ha come aspettativa di cominciare a negoziare con Singapore. Per l’ambasciatore, la proposta del CNI di espandere le negoziazioni di accordi commerciali è una realtà e non deve essere influenzata dalle elezioni di quest’anno. “Non vi è altro cammino che non sia l’apertura”, sostiene.

Commercio estero non si fermerà

Questa è la stessa impressione del segretario al Commercio Estero del Ministero dell’Industria, Commercio Estero e Servizi (MDIC), Abrão Árabe Neto. Con l’Agenda Internazionale dell’Industria 2018 in mano, il segretario ha assicurato che le proposte saranno incorporate nelle azioni del MDIC, proprio come le edizioni 2016 e 2017 dell’Agenda Internazionale dell’Industria hanno indirizzato il Piano di Esportazione Nazionale.

“Il commercio estero è un vettore reale di crescita. Nei primi mesi dell’anno, le esportazioni sono cresciute più del 10%, spinte dalla vendita del manufatturato. Vediamo gli accordi commerciali anche come un induttore per le riforme più profonde di cui ha bisogno l’economia brasiliana”, afferma Abrão Neto.

Il segretario MDIC ha anche osservato che il ministero ha lanciato uno strumento per mappare le barriere commerciali e ora ha bisogno del sostegno del settore privato per identificare le barriere tariffarie e non tariffarie che l’industria deve affrontare nell’esportazione.

Partership con Agenzia delle Entrate

Secondo il sottosegretario alla Fiscalità e Contenzioso, Luiz Fernando Teixeira Nunes, l’Agenzia dele Entrate ha fatto il possibile per semplificare le procedure e la fiscalità, anche per gli esportatori.

Teixera Nunes ha affermato che l’organo riconosce, per esempio, la complessità del modello brasiliano degli Accordi per evitare la Doppia Imposizione Fiscale (ADTs), che allontana il Brasile dallo standard dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), ed è già al lavoro per semplificare il modello brasiliano. La rinegoziazione e l’ampliamento della rete di ADTs è importante per proteggere gli investimenti brasiliani all’estero.

Nonostante l’ottima intesa tra il settore privato e l’Agenzia, il sottosegretario ha affermato che in un contesto fiscale difficoltoso, il “Reintrega” –  il programma che compensa le perdite che il sistema tributario causa all’esportatore brasiliano – corre il rischio di non essere rinnovato nel 2019.

Camera di Commercio Estero

La segretaria esecutiva della Camera di Commercio Estero (Camex), Marcela Carvalho, ha affermato che anche le politiche fiscali e monetarie devono tener conto della politica commerciale, che si occupa delle azioni del Commercio Estero. Ha ricordato che i cambiamenti recenti hanno fortificato il CAMEX e garantito che sia la Casa Civil (una sorta di Ministero dell’Interno con funzioni di sottosegreteria alla Presidenza) che la Presidenza della Repubblica riconoscono l’importanza dell’agenda di commercio estero.

Al momento, all’ordine del giorno della Camex ci sono la convergenza normativa, la fiscalità dei servizi e la revisione della legislazione sui finanziamenti e sulle garanzie.

Internazionalizzazione

L’asse portante dei servizi dell’Agenda Internazionale dell’Industria comprende azioni di sostegno all’internalizzazione delle imprese brasiliane, soprattutto delle PMI. “La preparazione delle nostre imprese è fondamentale per espandere la partecipazione del Brasile nel commercio estero. Per questo abbiamo creato un canale di assistenza, per ricevere e sostenere le imprese a livelli differenti di maturità internazionale”, afferma il responsabile esecutivo degli Affari Internazionali della CNI, Diego Bonomo.

Tra i punti salienti per il 2018, ci sono la diffusione del modello “Rota Global” per la preparazione delle start-up al commercio estero, l’offerta di formazione generale e settoriale, e la qualificazione di team della Rete del Centro Internazionale degli Affari (Rete CIN), coordinata dalla CNI, sviluppo di nuove attività all’estero e miglioramento del funzionamento di strumenti di semplificazione, come il Carnet ATA, che consente l’esportazione temporanea e l’Importazione di Merci, e il Certificato di Origine Digitale (COD).

Fonte: Comex Do Brasil



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