Il governo brasiliano ha 115 progetti di privatizzazione nel suo portafoglio e vuole mettere all’asta almeno 6 società statali nel 2020

07/02/2020


Il portafoglio di progetti già annunciato che il governo brasiliano intende trasferire al settore privato è pari a 115 attività finanziarie. Di queste, la promessa è che quest’anno saranno messe all’asta almeno 64, comprese le 6 società statali, l’asta 5G (una modalità di rete Internet più veloce), oltre a concessioni per aeroporti, autostrade, ferrovie e persino parchi nazionali. Il numero di aste programmate per il 2020 è superiore a quello previsto per il 2019, quando il governo è riuscito a far decollare 47 progetti.

Questa settimana, il governo ha deciso di cambiare il portafoglio che comanda la privatizzazione per la seconda volta in un anno. Il Programma di partenariato per gli investimenti (PPI) ha lasciato la Camera Civile del Ministro Onyx Lorenzoni e, come pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, ha iniziato a essere coordinato dal Ministero dell’Economia di Paulo Guedes.

Per essere in grado di soddisfare l’agenda di privatizzazione prevista per il 2020, il governo dovrà superare una serie di ostacoli, tra cui l’approvazione del Congresso per la privatizzazione di società statali come Eletrobras e Casa da Moeda. Sarà inoltre necessario accelerare i progetti che non hanno ancora definito il modello e che non hanno ricevuto l’autorizzazione dalle agenzie di regolamentazione o dall’organismo di controllo, come nel caso dell’asta 5G e del partenariato per il completamento dei lavori sulla centrale nucleare di Angra 3.

Un sondaggio condotto da G1 sulla base dei dati forniti da PPI mostra che, dei 115 progetti già strutturati o in fase di studio, 45 sono concessioni e 18 sono privatizzazioni. L’elenco comprende anche contratti di locazione, supporto per licenze ambientali, estensione del contratto e altri modelli di partnership o vendita di beni. Le stime iniziali del governo prevedono investimenti per almeno 264 miliardi di reais per i 115 progetti in portafoglio, principalmente nei settori autostrade, ferrovie ed energia, oltre a una previsione di assortimento iniziale di oltre 55 miliardi di reais con la vendita di società statali.

Tra gli analisti di mercato, i principali dubbi sulla fattibilità di queste aste pianificate dal governo per l’anno riguardano non solo la capacità di articolazione politica del governo Bolsonaro al Congresso in un anno elettorale, ma anche l’approvazione dei progetti da parte della Corte dei conti del governo federale, senza la necessità di adeguare le comunicazioni o i rinvii pubblici.

Di norma, il tempo medio per mettere all’asta un progetto è in genere da 1 a 3 anni. Tale periodo dipende non solo dagli studi di fattibilità, ma anche dalle audizioni pubbliche, dall’approvazione della Corte dei conti federale e, in alcuni casi, dall’autorizzazione legislativa.

Fonte: G1



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